Il biotopo si presenta senza vegetazione, solo piante galleggianti, pieno di Eichhornia crassipes (importate dai portoghesi dal Sudamerica circa 500 anni fa) ed una Cyperus sp. Più che di un fiume (Rio) si tratta di un ruscello, largo appena ca. 4 metri con fondo ghiaioso, poche rocce particolari. Sembra però portare acqua in tutti i periodi dell’anno. Vivono qui 3-4 specie di Ciclidi, una delle quali appartenente al gruppo di Pseudocrenilabrus philander, splendido Ciclide nano africano. Le altre sono 3 specie di tilapie, una delle quali è Oreochromis mossambicus (che nel biotopo qui rappresentato ha costruito il suo nido nel substrato subito il primo giorno e già il secondo giorno vi ha deposto le uova). L’acqua è limpida e scorre lentamente verso il mare. La gran parte dell’ambiente circostante è territorio paludoso, solo indigeni vivono in questa regione.

Il mio commento: in Mozambico ho ormai esplorato oltre 9.000 km dopo la guerra civile durata trent’anni e finita di recente. E’ triste vedere cosa sia diventato questo Paese una volta così bello. La siccità estrema ha distrutto quasi tutto e i poveri abitanti si sono cibati di quasi tutto quello gli capitava. Sono rimasti pochi animali. Anche i pesci più grandi nei fiumi sono rari. Tuttavia, ho potuto segnalare molte specie interessanti di pesci e piante (vedi aqua geõgraphia Nr. 24). Tra gli altri, nel biotopo del piccolo Rio Furvela presso la costa, un raggruppamento di Ciclidi, molti dei quali intenti a deporre le uova…