Italy Young Breeders: Antonio Trimboli

28 Giugno 2007
Image

Image

 

Italy Young Breeders: Antonio Trimboli

di Alfredo Scarano


 
Antonio Trimboli di Milazzo (Messina). La sua doverosa citazione di Carmelo Aricò farebbe presupporre la presenza dei pesci di trinacria discus all'interno del suo impianto: invece no sono linee di sangue di Antonio Trimboli che tra i tanti hobbisty che ho conosciuto fino ad ora mi sembra di vedere un buon risultato in termini di qualità e massimizzazione nel lavoro svolto. Spero che Antonio Trimboli palesi le sue esperienze a tutti gli utenti soprattutto a quelli come me e tanti altri volti a programmare e portare avanti un intento: allevare linee e discus nostri qualitativamente unici perchè frutto di attese, sacrifici e studio.
 
a voi Antonio
 
Image
 
Image
 
Image
 
Image
le vasche dell’impianto di Antonio
 
 
Premetto che non sono un grande conoscitore di tutto ciò che orbita intorno ai portali, ma mi rendo conto che questi possono essere di grande aiuto nell’apprendere nozioni molto utili per arricchire le nostre conoscenze, sia per una nostra soddisfazione ma soprattutto  per quella dei diretti interessati, i “discus”. Di certo , però, non tutto quello che viene scritto sui Forum può esser preso come punto di riferimento e per questo personalmente ho una mia teoria, che consiste nello scegliere delle linee guida a cui fare riferimento, pur ascoltando, leggendo il più possibile per estrapolare eventuali informazioni utili al raggiungimento  di un “obiettivo”.
 
Image
 
Image
 
Image
 
Image
 

Dopo le prime riproduzioni, e dopo avere allevato i primi discus bisogna capire cosa si vuole fare, e devo dire che in questo sono stato aiutato da un mio conterraneo, Carmelo Aricò, dapprima conosciuto come mio unico allevatore di riferimento e fornitore di pesci, da cui ho avuto delle bellissime soddisfazioni, e successivamente come amico, con il quale scambio delle idee ( Diciamo che gli rompo…………. per avere qualche consiglio o opinione ). Così facendo, da qualche anno mi sono dedicato all’allevamento ed alla riproduzioni di due sole varietà: Leopard Snakeskin e Turchesi Rosso, di entrambi sono già alla seconda generazione.

Image

Il prossimo passo o “obiettivo” è quello di incrociarli con dei selvatici, per interrompere il continuo accoppiamento tra consaguinei, molto utilizzato per portare avanti determinate caratteristiche ma che inevitabilmente, alla lunga ,crea problematiche. La scelta delle varietà diciamo che è stata dettata dalla tendenza del momento che, mi ha indubbiamente influenzato, ma rimango nella convinzione che la bellezza di un pesce non possa essere limitata all’ aspetto esteriore, si deve guardare ben altro, per esempio: il comportamento in vasca e durante la riproduzione, la capacità di comunicare un eventuale disagio; chi ha avuto la fortuna di avere dei selvatici sa sicuramente a cosa mi riferisco. Se qualcuno mi dovesse chiedere se mi ritengo un allevatore amatoriale non saprei cosa rispondere, in quanto sono in molti che si definiscono tali ed io rispetto a gran parte di loro la penso un pò diversamente, soprattutto sugli scopi, e dunque preferisco ritenermi un hobbista che ha piacere in quel che fa, impiegando notevoli risorse di tempo ed economiche, senza un fine diverso, se non quello di rendere un po’ più tranquilla la vita dei pesci nelle mie vasche ed in caso di riproduzione, di fare in modo che possano crescere senza dover ricorrere in continuazione a “polverine magiche”.

 
Image
 
Image

Image

 
 
La mia opinione sugli allevatori amatoriali, invece, è che sono o dovrebbero essere quelli che possono migliorare la qualità dei pesci, in quanto, non dovendo avere scopi commerciali, riproduzioni a tutti costi, si possono dedicare a lavori selettivi, sicuramente più impegnativi in ordine di tempo e meno remunerativi soprattutto all’inizio. Per concludere scrivo alcune informazioni sul mio, piccolo “allevamento”:

 

•    Numero di vasche 8 per un totale di circa 1900 litri,
      di cui tre dedicate alle coppie in riproduzione.

•    Filtraggio delle vasche con filtri interni a scomparti
       (dettato per altro dalle esigenze del luogo di collocazione,
       in quanto preferirei avere dei filtri centralizzati per ogni singola batteria),
       per le coppie, filtro interno con resina e collegati ad un aeratore.

•    Nelle due vasche di accrescimento sono montate delle lampade UV.
      (ho avuto dei buoni risultati soprattutto in presenza di selvatici ).

•    Valori dell’acqua nelle vasche di riproduzione
      2° dGH; 0° dKH; 110-130 microS/cm.; pH 5-5,5.

•    Valori dell’acqua nelle vasche di accrescimento
      4° dGH; 2° dKH; 300-450 microS/cm.; pH 6-6,5.

•    Valori dell’acqua nelle vasche di allevamento
      4° dGH; 2° dKH; 300-450 microS/cm.; pH 6-6,5.


La scelta dei parametri principali dell’acqua è dettata da esperienze personali con esiti positivi.
 

 
Image
E’ assolutamente vietata la riproduzione, anche solamente parziale, delle illustrazioni, del testo e delle foto presenti in questo articolo, senza il consenso dell’autore.


 


Obiettivo Biotopo: Rio Mineruá Coppie regali
Obiettivo Biotopo: Rio Mineruá
Coppie regali
Mondo Discus
© 2013