Mondo Acquario:Le Cryptocoryne

1 Aprile 2009

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Le Cryptocoryne sp. sono tra le più famose e disponibili piante d’acquario,
ne esistono più di 60 specie e 10-15 di queste si trovano facilmente
a disposizione nei negozi.
Negli ultimi 20 anni grazie a degli studi approfonditi dei cromosomi
e dei pollini è stato possibile fare una classificazione abbastanza precisa
che però ha portato alla riclassificazione di specie già note agli acquariofili
che hanno dovuto abituarsi a molti nomi nuovi.

Si è evidenziato anche con questi studi che molte specie diverse si presentano
così simili da poter essere distinte sono con la morfologia dell’infiorescenza.
Solo in pochi casi le infiorescenze sono osservabili in esemplari sommersi
(C.beckettii, C.cordata, C. wendtii).
Queste piante acquatiche presentano un rizoma strisciante
sul quale le foglie sono disposte a rosetta.

Le Cryptocoryne sono diffuse nelle regioni tropicali dell’Asia meridionale
e sudorientale nella Nuova Guinea.
L’habitat di queste piante è generalmente costituito da acqua più o meno corrente
delle rive dei fiumi e ruscelli nonché da pozze residue  in zone di esondazione
che periodicamente di prosciugano.
Alcune Cryptocoryne vivono in fiumi vicino al mare e subiscono l’influenza delle maree.
Gli habitat dove si trovano le Cryptocoryne devono avere particolari
valori chimici di pH, e durezza.
Le Cryptocoryne dello Sri Lanka si rinvengono in acque con un pH
da leggermente acido o leggermente alcalino,
con una durezza media o elevata.

Le specie del Borneo o della Penisola Malese invece crescono prevalentemente
in biotopi con acqua molto tenera e acida.
Non sorprende quindi che le specie originarie dello Sri Lanka risultino
più indicate
per la coltivazione in acquario delle Cryptocoryne
provenienti dai tipici biotopi di acqua nera del Borneo.
Anche la composizione del materiale di fondo costituisce un fattore ecologico di notevole rilevanza.
Variazioni minime rispetto alla composizione ottimale incidono sul loro sviluppo,
caratteristica che fa di queste piante delle specie poco adattabili.
Accanto a questi due fattori ecologici si deve attribuire notevole importanza
all’intensità della luce.
La maggior parte delle specie di Cryptocoryne vive in un habitat
ombroso o in penombra.

Le Cryptocoryne  fanno parte dell’assortimento base  delle piante in acquariologia:
Le specie più impiegate sono: C.beckettii, C.crispatula, C.parva, C.ponderifolia,
C.undulata, C.willisii,C.wendtii, più altre sottospecie .

criptocoryne balancecriptocoryne blassicriptocoryne lucens criptocoryne luteacriptocoryne mioyacriptocoryne parva criptocoryne ponderifoliacriptocoryne uterianacriptocoryne usteriana criptocoryne willisiicriptocoryne undulatacriptocoryne beckettii

Queste specie menzionate possono essere  collocate con risultati soddisfacenti
su un substrato costituito da sabbia e ghiaia al quale sia stato aggiunto del materiale fertilizzante, sia come terriccio o come pastiglie fertilizzanti a lenta cessione per l’approvvigionamento delle sostanze nutritive.

Per una coltivazione ottimale occorre predisporre una illuminazione di media intensità
anche se la maggior parte delle specie citate cresce pure sotto una luce più debole,
va constatato che si sviluppa molto meglio con una illuminazione più forte.
La somministrazione di Co2 nel caso delle Cryptocoryne è utile per uno sviluppo
più veloce e rigoglioso, ma non è di fondamentale importanza
per una buona riuscita nella coltivazione di queste piante.

Le Cryptocoryne sono piante delicate e in linea di principio
vanno trapiantate il meno possibile. Spesso in coltura sommersa reagiscono
a interventi di questo tipo con la cosiddetta “marcescenza delle Cryptocoryne
che si manifesta con l’improvvisa e rapida decomposizione del fogliame.
Questa marcescenza può anche verificarsi con piante che crescono bene .
Non si tratta di una malattia ma di una
reazione a modifiche  delle condizioni ambientali che provoca
disturbi fisiologici alle piante.

Fattori scatenanti possono essere un leggero cambiamento dei valori dell’acqua dovuto
ad un cambio parziale oppure la sostituzione di una lampada bruciata.
Così in pochi giorni si può sciogliere letteralmente un rigoglioso gruppo di Cryptocoryne.
Dopo un simile evento ci vuole molta pazienza primi che i rizomi si riprendano
e producano nuovi getti.
Non tutte le specie reagiscono con la stessa sensibilità estrema
a cambiamenti delle condizioni ambientali.
Così si può per esempio osservare come C.undulata si disgrega improvvisamente
mentre nella stessa vasca C.wendtii continua a crescere perfettamente.
Il modo migliore per prevenire questo fenomeno consiste
nell’offrire condizioni ambientali stabili, senza grandi e continui sbalzi
di valori chimici e d’acqua, luce e di somministrare il fertilizzante solo
in piccoli dosi ad intervalli prolungati.

Le Cryptocoryne, a causa del loro sviluppo relativamente lento non subiscono
negativamente la scarsità di CO2. Vediamo ora quali Cryptocoryne scegliere
per il nostro acquario e come utilizzarle al meglio nel layout di una vasca.

Alcune Cryptocoryne   sono adatte a creare lo sfondo di un acquario perchè
le loro foglie si sviluppano in lunghezza fino ai 30-50 cm.
E’ sufficiente sistemare in gruppi alcune di queste piante, attendere il loro adattamento
all’ambiente acquario e le vedrete crescere, rigogliose seppur  non troppo velocemente.
Le specie più adatte ad uno sfondo di un acquario sono:
C.crispatula.var balance, , C.aponogetifolia, C.affinis,
C.cordata(blassi), C.usteriana, c.retrospiralis,.
cryptocoryne aponogetifolia

cryptocoryne affinis

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cryptocoryne usteriana

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Le Cryptocoryne invece adatte al centro della vasca possono essere gruppi
di piante o anche singole, in base allo spazio che avete a disposizione nella vasca.
Le  specie più utilizzate a questo scopo sono:

C.beckettii, C.legroi, C.walkeri (lutea), C.undulata, C.lucens, C.ponderifolia,
C.albida, C.wendtii, C.mi oya, C.ciliata, C.petchii, C. moehlannii.

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Per piccoli acquari o per primi piani o per creare dei praticelli
poco invasivi, sono indicate le seguenti Cryptocoryne:
C.parva, C.willisii,

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Con le Cryptocoryne non è difficile realizzare delle ambientazioni acquatiche armoniose
che non necessitano di grande impegno come fertilizzazione, di luce,
co2 e di continue potature di  contenimento.

Cparva e C.willisii si possono utilizzzare per dare naturalezza ad una vasca appena allestita: per far ciò bisogna prendere qualche pianta, dividerne la rosetta in tanti ciuffetti (si possono anche alternare due  specie diverse di Cryptocoryne e piantarle introno ai legni, introno alle rocce, tra i fusti delle piante più alte a mò di erbetta. Dona molta naturalezza in vasca,
come l’erbetta che spunta tra i marciapiedi di città.

Le Cryptocoryne piante adatte agli acquari per così dire “low tech,” e  impegnandosi al mantenimento
di valori stabili d’acqua, anche di rubinetto, possono essere coltivate
con successo anche dagli acquariofili alle prime armi.

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Livia Giovannoli

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