Nel secondo articolo è spiegato nel dettaglio, riassumo:
le porosità dei cannosint non sono di millimetri ma di decimi di mm, se i fanghi si depositano in superficie ostruiscono completamente le porosità ed i cannosint si comportano come un normale materiale non poroso, siccome la tecnologia ci ha fornito i sinterizzati porosi perchè non utilizzarla in pieno?
Poi i fanghi di Kassebeer venivano utilizzati decenni or sono, li utilizzavo anch'io, ma la carica batterica in vasca diventa troppo elevata con i rischi che ne derivano, poi venivano utilizzati con la speranza a volte reale, di un certo potere denitrificante (ma anche qua ci sarebbe da discutere perchè allora sarebbe da fare un avasca in stile OTRAC ma il discordo diventa troppo lungo).
Io preferisco un filtro completamente ossidante e quindi in condizioni sempre aerobiche, per abbassare i nitrati faccio dei cambi regolari, meglio che affidarsi ai fanghi di Kassebeer.
Poi per ottimizzare le potenzialità dei cannosint bisogna utilizzare anche un flusso dell'acqua nel filtro con una velocità di transito tale che lo spessore del biofilm sia inferiore a 0.10mm, solo così (senza fanghi, in condizioni aerobiche e con spessore sottile) i cannosint possono fornire le prestazioni per cui sono stati progettati, e per i quali hai speso molti più soldi rispetto ai normali ceramici.
Per il "lavaggio", o per meglio dire pulizia, anche questo è illustrato nel secondo articolo.
Poi chi compra i cannosint e li mantiene sporchi come i vecchi ceramici, se non altro fa girare l'economia.
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